In questo numero

Puntosostenibile in classe A di Marco Moro
Cabaret climatico di Stefano Caserini e Sergio Castellari
Sequenze di memoria. Intervista a Loriano Macchiavelli di Anna Satolli
La scienza della sostenibilità. Conversazione con Gianfranco Bologna di Paola Fraschini
Conflitti "naturali"? di Diego Tavazzi
Efficienza energetica negli edifici esistenti, la vera cura per Kyoto di Giuliano Dall’Ò
Nei programmi elettorali ambiente fa rima con energia di Ilaria Di Bella

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Puntosostenibile in classe A
di Marco Moro

La nuova immagine di Puntosostenibile che lanciamo con questo numero non è solo un restyling grafico, è anche il modo per sottolineare le novità che si concretizzano da oggi. La prima riguarda l’inserimento di un nuovo spazio tematico dedicato all’energia, all’efficienza energetica e al costruire sostenibile. Ed è proprio la crescita di ciò che era nato come una semplice newsletter di aggiornamento sulle novità della casa editrice che introduce alla seconda novità, ossia l’apertura del sito www.puntosostenibile.it.
Tornando ai contenuti, non c’è molto da spiegare sul perché di una nuova rubrica dedicata ai temi dell’energia e del costruire sostenibile; basta leggere, ad esempio, quanto segue: “le case certificate sono più attrattive in caso di crisi energetica, sono soggette a minor deprezzamento, sono più negoziabili sul mercato”. Parole di bioarchitetto? No, parole di banca svizzera. Paese dove vi sono già circa 10.000 edifici certificati secondo lo standard locale di efficienza energetica e sostenibilità; e da noi? Secondo uno studio dell’istituto di ricerca Scenari Immobiliari, citato da Repubblica, oggi in Italia le abitazioni ecologiche hanno un valore di mercato superiore del 15% rispetto agli edifici “convenzionali”. E il 15% è solo una media: la differenza di valore, sempre secondo la stessa ricerca, può salire fino al 22% nel caso dei maggiori centri urbani nel nord Italia. Si tratta di dati che, anche se considerati con prudenza, appaiono importanti; come scrive Giuliano Dall’Ò - nell’articolo con cui inaugura la nuova area tematica - ciò che può sbloccare la situazione di uno dei settori più critici rispetto agli obiettivi di Kyoto per il nostro paese è esattamente questo: il riconoscimento da parte del mercato del maggior valore dell’edilizia sostenibile. E a questo fine uno strumento chiave, qui come altrove, è la certificazione energetica.
Parlare di valori degli immobili e di classi energetiche può sembrare arido, ma se lo si colloca nel quadro più ampio dei processi in atto nell’economia globale il tutto acquista un altro valore. Ad allargare la visuale su quanto sta avvenendo ci pensano i ricercatori del Worldwatch Institute che hanno dedicato alle innovazioni per un’economia sostenibile il rapporto State of the World 2008. Tra i tanti temi toccati nello State c’è quello dell’acqua: alle novità presentate nel volume e che riguardano la gestione, le tecnologie e gli strumenti di mercato fanno da contraltare i molti conflitti in corso per questa risorsa, conflitti di cui parla Diego Tavazzi in un’analisi che coinvolge anche la questione tibetana. E di acqua, e di molto altro, parla Gianfranco Bologna, intervistato per presentare la nuova edizione aggiornata del Manuale della sostenibilità.
L’acqua ritorna, infine, anche in Sequenze di memoria, il noir di Loriano Macchiavelli uscito nel 1976 e ora ripubblicato nella collana VerdeNero. Non era dunque il Grande Cocomero che dovevamo cercare, ma un “padre nobile” che già trent’anni fa aveva individuato nei temi ambientali molta “sostanza” noir. Per chi ha più esperienza la lettura di Sequenze di memoria sarà un salto all’indietro, agli anni di Seveso, agli anni della scoperta dell’inquinamento, della prima consapevolezza che nel rapporto tra l’uomo e l’ambiente c’era più di qualche problema. Una visione delle tematiche ecologiche (per dirla con il termine più in voga allora) che si ritrova puntualmente nel racconto dell’avvelenamento di un fiume e di un paese in nome del profitto e dell’incuria. Storia passata? Risposta superflua.
È l’informazione, invece, l’oggetto del “cabaret climatico” messo in scena da due attori d’eccezione in occasione dell’uscita di A qualcuno piace caldo. Di errori e leggende, ovvero di disinformazione, manipolazione e strumentalizzazione dell’informazione scientifica dialogano l’autore del libro, Stefano Caserini, docente di Fenomeni di inquinamento al Politecnico di Milano e Sergio Castellari, responsabile dell’Ipcc Focal Point Italia. E parecchio cabaret sembra esserci nelle argomentazioni “negazioniste” (in tema di cambiamento climatico) che Caserini si diverte a sezionare e annichilire nel suo libro. Una lettura perfino divertente ma che trova la sua ragion d’essere nella potenza mediatica che riescono ad assumere anche le posizioni più palesemente infondate.
Aiutarci a capire se ci sia cabaret o sostanza nei programmi dei partiti che stanno animando la campagna elettorale è il compito che si assume Ilaria di Bella nel consueto appuntamento con Camere con vista.