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La scoperta dell’acqua calda: il solare termico
di Paola Fraschini
Gli impianti solari termici oggi sono la tecnologia più conveniente
e affidabile per la produzione di acqua calda. Semplici (i pannelli solari
sono costituiti da una superficie captante metallica che raccoglie l’energia
solare e cede il calore a un fluido termovettore, che lo trasferisce all’utenza)
e facilmente installabili; i sistemi solari termici hanno, aspetto non secondario,
un enorme potenziale in termini di riduzione delle emissioni di anidride carbonica
in atmosfera.
Il manuale Solare
termico negli edifici (in libreria
da metà maggio) affronta gli aspetti fondamentali del tema e propone
ai professionisti, ma anche ai “non addetti ai lavori”, strumenti
adeguati per valutare ciò che viene proposto dagli operatori del settore.
Approfondiamo l’argomento con l’autore, Simone Ferrari.*
I pannelli solari termici permettono di riscaldare l’acqua sanitaria
per l’uso quotidiano senza utilizzare gas o elettricità (o quasi). Si
limitano a questo impiego o ci sono altre possibili applicazioni di questa
tecnologia?
In linea teorica tutte (o quasi) le applicazioni termiche possono sfruttare
il calore prodotto dai collettori solari (dal riscaldamento degli ambienti,
al condizionamento estivo, alla produzione combinata di energia elettrica e
calore nelle centrali di cogenerazione solare…). Da un punto di vista
pratico (fondamentalmente economico) bisogna vedere fino a che punto convenga
rivolgersi a questa tecnologia: per quanto riguarda la produzione di acqua
calda sanitaria è ormai consolidato che si possa rientrare con l’investimento
in tempi decisamente vantaggiosi.
Quali sono i costi dei pannelli? Quanto risparmieremmo in bolletta?
Come ordine di grandezza: per realizzare un sistema solare a copertura del
50% di acqua calda sanitaria nel centro Italia una famiglia media investirebbe
circa 1.200 euro e risparmierebbe circa 100 euro l’anno di gas o 190
euro l’anno di elettricità (nel caso di scaldabagno elettrico).
Nel caso di sistema ausiliario a gas l’investimento si ripagherebbe
dunque in una dozzina d’anni e con l’ausiliario elettrico i tempi
risultano dimezzati.
In ogni caso (questo sì che vale la pena!) ogni esitazione viene a
decadere avvalendosi della detrazione di imposta del 55% sul capitale investito
(estesa da 3 a 10 anni con l’ultima finanziaria): praticamente nel giro
di qualche anno si recupera più della metà del capitale iniziale.
In altre parole, a partire dal terzo anno nel caso di boiler ausiliario elettrico
o dal sesto anno scaldacqua ausiliario a gas si può cominciare a... “guadagnare”!
Molti paesi europei con un livello di insolazione inferiore all’Italia
(Germania, Austria) hanno già investito nei pannelli solari termici,
probabilmente perché, come si legge nel tuo manuale, i sistemi
solari termici sono in grado di coprire una vasta gamma di esigenze, sono
facilmente installabili e hanno un enorme potenziale in termini di riduzione
delle emissioni di anidride carbonica in atmosfera. Perché nonostante
ciò in Italia siamo così indietro?
In parte perché il nostro paese si è trascinato il ricordo dell’esperienza
infelice vissuta a cavallo degli anni 80 (gran parte di istallazioni solari
realizzate da tecnici “improvvisati” che, in quanto tali, non sono
stati in grado di rendere efficaci sistemi basati su tecnologie ancora “grezze”)
e, d’altra parte, perché la sensibilità ambientale da noi è relativamente
giovane.
Dal gennaio 2008 il solare è previsto per legge in tutti gli immobili
di nuova costruzione, quali previsioni per il futuro del solare?
A livello nazionale il Dlgs
19 agosto 2005, n. 192 (attuazione della direttiva
2002/91/Ce sul rendimento
energetico nell’edilizia) prevede
l’obbligo di copertura del 50% di acqua calda sanitaria con fonti rinnovabili
(tra cui il solare termico).
Il futuro del solare è a penetrazione esponenziale: basti pensare all’aumento
del costo dell’energia registrato negli ultimi mesi…
*Architetto, ricercatore di Fisica Tecnica Ambientale presso il dipartimento BEST, dove insegna e svolge attività di ricerca sui temi del risparmio energetico, dell’impiego delle fonti di energia rinnovabile e delle tecnologie efficienti per la sostenibilità energetico-ambientale in architettura.