Newsletter PUNTO SOSTENIBILE - Edizioni Ambiente

Una gestione ambientale di qualità
di Enrico Cancila*

“Dalla teoria alla pratica” potrebbe essere l’elemento che fortemente emerge dai contenuti del libro Qualità e territorio. La certificazione ambientale negli enti locali. Molte volte, infatti, si rischia di fermarsi a linee guida e a metodologie teoriche che trascurano l’applicazione concreta e, di conseguenza, anche la testimonianza dei benefici che si possono ottenere nello scambio di migliori pratiche utilizzando strumenti di gestione ambientale come ISO 14001 o EMAS.
Controllo dei fornitori e delle forniture secondo criteri “verdi”, pianificazione territoriale che tenga conto pienamente della variabile ambientale, gestione corretta del ciclo idrico integrato definendo precise procedure, adozione di un bilancio delle emissioni di gas serra, sono solo alcuni dei punti trattati nel libro da autori che si sono confrontati con questi temi trovandone una soluzione operativa efficace.
D’altro canto la certificazione di un sistema di gestione ambientale per una pubblica amministrazione è possibile secondo la norma UNI EN ISO 14001 sin dal 1996 e sin dal 2001 per il Regolamento EMAS (761/2001). Da allora la pubblica amministrazione è in Italia uno dei principali settori per incremento del numero di certificazioni e registrazioni ambientali: a luglio 2008 erano 113 le pubbliche amministrazioni registrate EMAS e 477 quelle certificate ISO 14001.
Il libro non si rivolge ai soli enti certificati ma anche a chi intende migliorare alcuni aspetti dell’ente pubblico e a chi vuole capire a cosa serva, pragmaticamente, la certificazione ambientale. Sinteticamente potremmo richiamare almeno cinque obiettivi generali sui quali un ente può migliorare attraverso un sistema di gestione ambientale.
Formulare le politiche e verificarne l’efficacia. La formulazione delle politiche in modo coerente con le criticità del territorio e con l’iniziativa di altri soggetti pubblici e privati concorrenti nello stesso territorio; la caratterizzazione degli obiettivi o target reali con indicatori adeguati e supportati dalla disponibilità di dati aggiornati; la capacità di eseguire una verifica dell’effettivo grado di raggiungimento degli obiettivi grazie all’uso e all’interpretazione corretti dei dati disponibili e la comunicazione dei risultati a tutte le parti interessate.
Comunicare ciò che si è e ciò che si fa. L’ente deve essere riconosciuto per i servizi che eroga e per i bisogni a cui risponde. I bisogni dei soggetti del territorio spaziano dall’esigenza del privato di ricevere una licenza o un permesso, alla diffusa esigenza di informazione, all’esigenza di vigilanza nel territorio, fino all’esigenza di tutti i soggetti pubblici e privati di veder riconosciuto il proprio ruolo nei progetti condivisi.
Assicurare l’unitarietà dell’azione amministrativa. L’impatto ambientale della pubblica amministrazione si concretizza negli impatti diretti, ma molto di più negli effetti sul territorio derivanti dalle scelte amministrative. Tali scelte inoltre devono essere considerate nel loro complesso per evitare che iniziative virtuose in un settore comportino ricadute negative in altri o non siano coerenti e coordinate con ciò che viene pianificato.
Coinvolgere e valorizzare le risorse interne. In un ente locale sono numerose le persone che sono responsabili, a diversi livelli, di pianificare e di controllare le molte e diversificate attività.
Costruire un rapporto di fiducia rinnovato verso la pubblica amministrazione. Inutile dire quanto questo rapporto sia in crisi e quanto il tema ambientale abbia acuito questa crisi.
La certificazione ISO 14001 e la registrazione EMAS rappresentano strumenti che, se ben utilizzati come motore di innovazione, possono dare una risposta efficace. Come possono farlo è il contenuto di Qualità e territorio. La certificazione ambientale negli enti locali.

* Responsabile dell’area sviluppo sostenibile di ERVET, Emilia-Ro