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Cronaca di una giornata ordinaria di un pendolare. O di un sogno? di Diego Tavazzi
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Spazzatura di Antonio Pergolizzi
Cronaca di una giornata ordinaria di un pendolare. O di un sogno?
di Diego Tavazzi
Quello che segue è il diario, per ora purtroppo solo immaginario, della giornata
di un pendolare ispirata alle innovazioni e alle proposte raccontate in Guida
all’auto ecologica, il nuovo volume di Roberto Rizzo. Rizzo, già autore
per Edizioni Ambiente di Energia
verde in Italia, illustra limiti e potenzialità delle varie
tipologie di auto ecologica, a partire da quelle più tradizionali a Gpl e a
metano fino ad arrivare a quelle più innovative, ibride o elettriche 100%.
Propone poi una riflessione sul concetto di mobilità: se oggi questa coincide
con il possesso dell’auto privata, in un futuro sarà necessario superare questo
modello per arrivare a un’integrazione tra i diversi tipi di veicoli, pubblici
e privati, nell’ambito
di reti intelligenti e adattative.
7.15
Suona la sveglia, e mentre faccio colazione
accendo il cellulare che mi legge le ultime notizie. Oltre a questo, mi conferma
anche che entro trenta minuti arriverà l’auto che mi porterà al lavoro. Di sicuro
ci sono Paolo e Sara. Non so chi sostituirà Elio, da un paio di giorni è in vacanza
e la centrale del car sharing, in accordo con il suo mobility
manager, ha riorganizzato
il percorso della nostra vettura per rimpiazzarlo. Quando rientrerà, tornerà a
viaggiare con noi.
8.00
Sono in macchina, Elio è stato sostituto da Matteo, un
ragazzo che lavora dalle mie parti e che scenderà assieme a me. È la prima volta
che usa il servizio, e Paolo, alla guida, gli spiega che ieri sera ha ricaricato
l’auto su cui stiamo viaggiando collegandola alla presa della corrente di casa.
Assieme al contratto per l’utilizzo dell’auto abbiamo stipulato anche un accordo
con un produtore di energia da fonti rinnovabili, e così i nostri viaggi sono
a impatto zero.
8.11
Sul display Gps dell’auto compare un avviso, “rallentamenti
all’ingresso della tangenziale”. In pochi secondi, il sistema di posizionamento
propone un itinerario alternativo. Sta facendo la stessa cosa con tutti gli
automobilisti che rischiano di finire nell’ingorgo. Nella maggior parte dei
casi, il sistema funziona e riduce di parecchio le attese. Meglio così, anche
se di recente sul tratto di tangenziale che avremmo dovuto percorrere hanno
installato un sistema di generazione piezoelettrico che produce elettricità sfruttando
le vibrazioni provocate dal passaggio dei veicoli.
8.35
Non abbiamo preso la tangenziale e ci siamo inoltrati in alcune vie secondarie. Le biciclette fluiscono lungo le piste ciclabili che costeggiano la sede stradale. Pedalare in mezzo alle auto elettriche è un bel vantaggio per i polmoni, e con le nuove tariffe è molto conveniente usare in modo combinato bici e mezzi pubblici.
8.42
Abbiamo lasciato Sara davanti
alla fermata della metropolitana, sul display del suo cellulare compare in tempo
reale il costo del viaggio di questa mattina. So che ha attivato un servizio
che le consente di comprare i biglietti per i mezzi pubblici direttamente dal
cellulare; in più, prima di arrivare a destinazione, saprà già se sarà disponibile
una delle biciclette del bike sharing o se dovrà andare in ufficio a piedi.
9.00
Anche io ed Elio siamo giunti a destinazione. Paolo ha seguito le indicazioni
del Gps, che si coordina in automatico con i sistemi semaforici per assicurare
un flusso di veicoli il più fluido possibile. Mi stupisce sapere che questi
sistemi sono stati ispirati dall’osservazione del comportamento degli sciami
di insetti. Eppure, proprio come quelli, funzionano.
18.05
Paolo sarà qui tra poco. Mi ha
detto che sta arrivando con un’altra auto, non mi ha fatto sapere di che modello
si tratta. Mi ha anticipato però che è ultraleggera, il telaio e la carrozzeria
sono in fibra di carbonio rinforzata, e che è stata costruita quasi interamente
riciclando vecchi autoveicoli. A questo punto sono davvero curioso.
19.00
Eccomi
a casa. Il viaggio è andato bene, Matteo è proprio simpatico e si è trovato subito
bene con noi. L’auto che ci hanno assegnato è fantastica: sul tetto e sul frontale
sono installati dei pannelli solari che bastano ad alimentare radio, apparecchiature
elettroniche e condizionatore. E anche se è super leggera, l’impressione di robustezza
che dà è proprio rassicurante. Stasera non ci sono richieste programmate, e rimarrà parcheggiata
a casa di Paolo, che penserà a ricaricarla. A domani!
Anche se potrebbero passare parecchi anni prima che tutte le proposte di cui parla Rizzo si traducano in realtà, le auto ecologiche oggi non sono più un’utopia. Le principali case automobilistiche hanno infatti in catalogo modelli ibridi o elettrici al 100%, e la conversione verde del parco automobilistico sembra un passaggio obbligato per fronteggiare il riscaldamento globale e per gestire la transizione a una società sempre più libera dal petrolio.