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Esplosione di vapore di Paola Fraschini
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Esplosione di vapore
di Paola Fraschini

Per produrre la carta viene utilizzato solo il 40-50% del legno abbattuto e il resto va sprecato o bruciato per alimentare le cartiere. Il legno è composto principalmente da cellulosa, emicellulosa, lignina e lipidi. Per utilizzare i prodotti lignocellulosici sono necessari dei trattamenti preliminari che favoriscono la rottura dei legami chimici tra i vari componenti, questi pretrattamenti sono generalmente di tipo chimico e comportano un elevato impatto ambientale.
Il professor Janis Gravitis del Latvian Institute of Wood Chemistry di Riga ha sviluppato una tecnologia nota agli esperti come “steam explosion”. Si tratta di un processo fisico che con la sola pressione e temperatura separa le componenti del legno e le rende disponibili per vari utilizzi. La separazione della biomassa nel processo di “steam explosion” avviene grazie al vapor d’acqua saturo ad alta pressione, il che comporta bassi consumi energetici e nessun utilizzo di prodotti chimici.
I prodotti di questo processo trovano poi diversi impieghi: la cellulosa per la carta, l’emicellulosa come materia prima per zuccheri alimentari, la lignina come combustibile di alta qualità e i lipidi per il petrolio. Grazie a questo processo si generano diversi flussi di reddito e viene utilizzato quasi il 100% di ogni albero abbattuto (non male in tempi di deforestazione). Inoltre l'impronta ecologica dell'industria della carta può essere ridotta in modo significativo, mentre si creano nuovi posti di lavoro: questa è Blue Economy.
In Italia è attivo un impianto di sperimentazione (impianto continuo STELE) presso il Centro Ricerche Enea di Trisaia (MT).