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La sfida è l'accesso di Marco Moro
La marea si è invertita di Marco Morosini
Energie rinnovabili. Intervista agli esperti di Nextville di Paola Fraschini
La normalità dell'emergenza. Intervista ad Antonio Pergolizzi di Diego Tavazzi

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La sfida è l’accesso
di Marco Moro

Seguendo l’attuale dibattito sul futuro dell’editoria, in particolare di quella libraria, si ha una percezione del tutto parziale della trasformazione in atto. Come se la questione si potesse realmente ridurre a un mero cambiamento di supporto. Niente più carta, ma e-book da leggere sul computer, sul tablet, sull’e-book reader o sullo smartphone. Si tratta solo di capire, e qui infatti si concentra il dibattito, come e quando il cambiamento avverrà e “quanto” cambierà. Ovvero, se ci sarà ancora e quanto sarà lo spazio di pertinenza del supporto cartaceo. Il resto sono dettagli: una risistemata al regime del diritto d’autore, un riassetto della filiera e poco più. E anche su questo, le ipotesi che si fanno hanno una componente molto forte da “Mago di Segrate”. Intanto il mercato del libro digitale viaggia in Italia su numeri molto piccoli. L'impressione è quindi che si tratti di un dibattere fine a sé stesso e, nel migliore dei casi, autoreferenziale, interno al settore, e appassionante di conseguenza. Cioè poco. E forse per una buona ragione, ossia che non tocca il principale cambiamento in atto, quello che riguarda l’accesso all’informazione e non solo le forme della sua produzione e fruizione. Si nasconde dietro un dito il settore che finge di non vedere che la “big thing” che il web ha portato con sé non si chiama “lettura a video” ma “accesso gratuito ai contenuti”.
A fronte di questa mutazione le strategie possibili per il libro - cartaceo o digitale - sono stimolanti: da un lato l’editore dovrà esercitare maggiormente il proprio ruolo di selezionatore di contenuti da “curare” e quindi offrire al mercato. Saper individuare i contenuti importanti, premiare quelli che sono frutto di un lavoro che va riconosciuto con un prezzo (di copertina, di download). Dall’altro lato può provare a integrare le proprie funzioni mutuando meccanismi del web. Uno tra i più interessanti e importanti è l’aggregazione di contenuti, la costruzione di “concentratori di informazione” qualificata (dettaglio chiave) su uno specifico tema, naturalmente ad accesso gratuito. È questo l’obiettivo di “FreeBook Ambiente”, il nuovo progetto di Edizioni Ambiente dedicato all’aggregazione di contenuti qualificati e gratuiti sulle principali tematiche ambientali. I dettagli dell’iniziativa si possono trovare nel sito, un catalogo parallelo che rivolge a un target mirato (a partire dal pubblico del nostro network e dei nostri prodotti cartacei) contenuti realizzati da soggetti che per la propria natura o per scelta strategica sono esterni al sistema commerciale dell’editoria. Soggetti che non vendono, ma producono contenuti di qualità che hanno la sola esigenza di essere messi in condizione di “farsi trovare” facilmente dai lettori potenzialmente interessati. “FreeBook Ambiente” si propone quindi di dare vita a un “nodo” facilmente individuabile dove rendere disponibile quella ampia parte di produzione culturale sulle tematiche ambientali che non troverebbe posto in libreria e che rimanendo depositata solo presso chi la realizza non si immette in un vero circuito di diffusione. Non arriva a quello che potrebbe essere il suo pubblico.
In libreria, intanto, si avviano a completamento le uscite di questa prima parte dell’anno, in particolare con il rapporto Ecomafia 2011. Come sempre il volume offre il quadro più aggiornato e completo sui trend e sui fatturati della criminalità ambientale, con un’ampia finestra sulla dimensione internazionale che queste attività stanno assumendo. Ma dopo che il nucleare è stato spedito in soffitta dal referendum, il tema più caldo rimane quello dell’energia. Un lungo articolo di Marco Morosini, che riprende i contenuti di Futuro sostenibile, illustra quello che si può fare “dal basso” (relativamente) in un settore che siamo abituati a percepire come immutabile e precluso a ogni iniziativa che non sia voluta da qualche potere forte. A fare da contraltare alle esperienze centroeuropee raccontate da Morosini c’è il quadro nazionale descritto dalla redazione di Nextville. Uno scenario come sempre dominato dai “se” e dai “potrebbe”. Un momento di sostanziale attesa per scelte che non si profilano all'orizzonte e ciò rende di particolare utilità uno strumento come il volume Energie Rinnovabili, la cui nuova edizione è fresca di stampa. Per capire cosa si può fare nell'attesa.