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In questo numero:

Miseria e nobiltà di Marco Moro
Eating Planet 2012. Intervista a Luca Ruini di Anna Satolli
Economia dell'abbastanza. Videointervista a Diane Coyle di Carlo Pesso
State of the World 2012 a Rio+20 di Paola Fraschini
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Eating Planet 2012. Intervista a Luca Ruini
di Anna Satolli

In questo articolo parliamo di:
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Raccontare “il cibo” non è per nulla facile, richiede un’attenzione allargata su più fronti. È da una parte un argomento di interesse universale, perché – ovvietà – tutti ci nutriamo, ma al contempo è anche specifico, locale, nelle sue tante tradizioni di cucina e realtà culturali. Influenza moltissimo la nostra salute per lo stile alimentare che ciascuno di noi adotta e richiederebbe quindi una maggiore consapevolezza su quali siano le diete più indicate per lo stare bene e a lungo. Sul versante economico è sottoposto alle regole e alle variabili di mercato, ma anche all’interesse degli speculatori, alla finanziarizzazione delle commodity alimentari. Implica la dimensione dell’equità sul piano globale nel voler permettere a tutti il giusto “accesso” al cibo e porre fine alla condizione di fame che ancora affligge troppe persone. Infine, solleva questioni ambientali nell’individuare e diffondere sistemi agricoli che non danneggino il pianeta e ne preservino le risorse.
Tutto questo è Eating Planet 2012. Nutrirsi oggi: una sfida per l’uomo e per il pianeta, un grande rapporto internazionale del Barilla Center for Food & Nutrition, con la collaborazione del Worldwatch Institute.

Prima di tutto le chiediamo di raccontarci chi è l’autore di Eating Planet 2012, ovvero il Barilla Center for Food & Nutrition.
Il Barilla Center for Food & Nutrition (Bcfn) è un think tank internazionale nato nel 2009 con l’obiettivo di analizzare, attraverso un approccio multidisciplinare, i grandi temi legati all’alimentazione e alla nutrizione nel mondo. Fattori economici, scientifici, sociali e ambientali vengono, quindi, studiati nel loro rapporto di causa-effetto con il cibo. In questi anni abbiamo affrontato un’ampia varietà di temi, che sono stati oggetto di pubblicazioni scientifiche, di raccomandazioni puntuali e concrete, di presentazioni alle istituzioni e di dibattiti aperti alla società civile.

Indubbiamente, il Bcfn è molto attivo sul fronte “pubblico”, con convegni, pubblicazioni e interviste di interesse scientifico internazionale. Però Eating Planet 2012 non ha precedenti, è il suo primo libro e intende raggiungere un pubblico molto allargato. Cosa significa questo progetto?
Uno degli obiettivi primari del Bcfn è quello di fornire agli opinion leader e ai decision maker proposte e raccomandazioni sul mondo dell’alimentazione e della nutrizione, al fine di favorire una vita migliore e un benessere diffuso e sostenibile per tutte le persone. Pertanto, senz’altro il nostro pubblico primario sono le istituzioni e la comunità scientifica in generale. Siccome trattiamo dei temi che riguardano ognuno di noi e la cui importanza è ogni giorno più evidente, abbiamo pensato di raccogliere gli argomenti principali che abbiamo analizzato in questi tre anni e di convogliarli in un libro adatto a qualsiasi pubblico, affinché ognuno di noi sappia quali sono i problemi legati all’alimentazione e alla nutrizione e quali sono le possibili azioni e iniziative da mettere in campo per sconfiggerli.

Quali sono i temi principali che il Bcfn ha individuato per raccontare in Eating Planet 2012 la complessa sfera del “cibo”?
I temi trattati sono molti e ognuno ha la sua importanza: si parte dalle diete sostenibili descritte nella “Doppia piramide alimentare-ambientale del Bcfn”, per passare all’agricoltura sostenibile e i suoi paradigmi, alle biotecnologie di cui gli ogm sono solo una piccola ma discussa e contesta parte, alla Water Economy e la scarsità delle risorse idriche, ai problemi legati all’accesso al cibo che sono profondamente diversi da paesi in via di sviluppo, dove la popolazione è spesso malnutrita, rispetto a quelli dei paesi sviluppati, dove molte persone soffrono al contrario di obesità. Si parla poi di alimentazione e salute, e di cibo e cultura.

Eating Planet 2012 si affida alla voce di molti esperti internazionali. Quali nomi avete coinvolto e su quali argomenti?
Siamo davvero orgogliosi di riuscire a coinvolgere nelle nostre pubblicazioni, e quindi anche in Eating Planet 2012, i principali esperti internazionali sui temi che trattiamo. Citarli tutti sarebbe troppo lungo, ve ne dico alcuni e lascio al lettore la scoperta dei moltissimi altri che non ho nominato. Carlo Pertini, Presidente di Slow Food ci parla di alimentazione sostenibile; Tony Allan uno dei massimi esperti internazionali di acqua riferisce sulla mancanza di acqua nel mondo; Hans Herren, scienziato di fama internazionale che in passato ha coordinato un gruppo internazionale composto da più di 400 esperti, è stato interrogato sulle sfide per un’agricoltura sostenibile e i suoi paradigmi; Shimon Peres, Presidente di Israele, propone un’introduzione al capitolo “Cibo e Cultura” sul food for peace (cibo per la pace). Infine Mario Monti che, prima di diventare Presidente del Consiglio, in qualità di membro dell’Advisory Board del Bcfn ha scritto un interessante paragrafo sull’alimentazione e la sua crescente importanza dedicato ai policy maker.

Per avere qualche anticipazione, quali sono i campi di ricerca a cui oggi il Bcfn sta dedicando le sue energie?
Ci siamo concentrati ultimamente sul fenomeno allarmante degli sprechi alimentari sia nei paesi sviluppati che in quelli in via di sviluppo, il 23 maggio è uscito il primo paper su questo argomento che è disponibile sul nostro sito internet. Un altro tema che affronteremo è quello degli impatti sociali ed economici dell’obesità. Parallelamente portiamo avanti gli aggiornamenti dei nostri precedenti paper, solo per citarne alcuni, quello sulla Doppia piramide e sui Cambiamenti climatici & agricoltura.

Quale seguito pensate che l’iniziativa di Eating Planet 2012 possa avere? È prevista una “seconda puntata” con la pubblicazione di un prossimo rapporto?
Se per realizzare la prima edizione di Eating Planet abbiamo aspettato che il Bcfn compisse il terzo anno compleanno, la seconda edizione vedrà la luce certamente molto prima.

Luca Ruini, Referente del Barilla Center for Food & Nutrition per l’area Food for Sustainable Growth.