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In questo numero:

Ecomondo: focus sulla green economy di Marco Moro
Dieci azioni per zero rifiuti di Paola Fraschini
Imparare a non sprecare di Diego Tavazzi
Gestire i rifiuti tra legge e tecnica di Lavinia Basso
Le dimensioni della green economy a cura della redazione
Parchi (piĆ¹) naturali di Diego Tavazzi
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Ecomondo: focus sulla green economy
di Marco Moro


Una recente indagine condotta da SWG ha rivelato come il 72% degli italiani sia convinto del fatto che le prospettive per l’occupazione e lo sviluppo economico debbano passare attraverso la tutela dell’ambiente. A pochi giorni dall’inizio di Ecomondo 2013 (Rimini, 6-9 novembre) e dalla seconda grande assise degli Stati Generali della Green Economy, che in quella sede avrà luogo, questo dato suona come una sorta di “endorsement popolare” per una più decisa svolta verso la green economy.
Volendolo utilizzare come tale, è un forte richiamo a una politica che su questi temi sta facendo melina e anche sostanziali passi indietro, lasciando in mano alle imprese e ai cittadini (e a poche amministrazioni locali, piuttosto disarmate) l’onere di consolidare quello che dovrebbe essere l’indirizzo su cui orientare l’intero sistema economico italiano.
È un peccato che l’indagine SWG non contenesse anche la domanda: “secondo voi la politica farà scelte importanti per favorire – o almeno per non ostacolare – lo sviluppo di una green economy in Italia?”. Risposta scontata e con percentuale “bulgara”.
Ma a Ecomondo la green economy e i suoi punti di forza (dalla gestione dei rifiuti alle rinnovabili, dalla bioeconomia alle smart city) saranno protagonisti, allontanandoci almeno momentaneamente dall’asfissia in cui versa la nostra quotidianità politica ed economica.
Per Edizioni Ambiente le giornate riminesi saranno quindi l’occasione per presentare numerose importanti novità: innanzitutto il Rapporto Green Economy 2013, dal quanto mai esplicito titolo Un Green New Deal per l’Italia. Nuova uscita anche per il “rifiutologo” Roberto Cavallo e il gruppo di lavoro di cooperativa ERICA, con Dieci azioni per zero rifiuti, un vademecum per cittadini, imprese e amministrazioni pubbliche che vogliano imboccare la strada verso una società a zero rifiuti.
Ci sarà spazio per fondamentali aggiornamenti sulla Carbon Footprint di prodotto dopo l’emanazione della norma ISO di riferimento, con il nuovo freebook di Daniele Pernigotti (già autore del primo saggio comparso in Italia su questo tema) e per discutere di gestione dei rifiuti nelle aree protette, con il convegno dedicato al Progetto europeo LIFE-RELS.
Si parlerà anche di energia, con Rinnovabili, se non ora quando?, di bioeconomia con Bioplastiche: un caso studio di bioeconomia in Italia, del fenomeno del littering e le relative strategie di prevenzione e contrasto e, ancora, degli sviluppi (a proposito delle già citate amministrazioni locali) del Patto dei Sindaci.

Ecomondo è, sin da quando si chiamava "Ricicla", soprattutto il principale appuntamento nazionale sul tema della gestione dei rifiuti ed è quindi il contesto maggiormente in grado di valorizzare il lancio di un altro volume, il manuale-freebook Gestire i rifiuti tra legge e tecnica, curato da Paola Ficco e fortemente innovativo nella formula editoriale, che lo propone in forma digitale e come servizio gratuito ad aggiornamento continuo. Ad accompagnare questa novità, presso il nostro stand si svolgerà anche una serie di seminari brevi di formazione su temi caldi della gestione rifiuti: Sistri, Import ed export, Terre e rocce da scavo, Sistema 231 ambiente.

Non potendo chiedere miracoli a una fiera, sarebbe già molto se alla fine di questa manifestazione potessimo avere tutti maggiore chiarezza su cos’è o cosa dovrebbe essere la green economy e sulle sue prospettive. Non dovesse essere così, potremo sempre fare riferimento al pensiero, ancora una volta esemplare per chiarezza e incisività, di Tim Jackson che introducendo Un Green New Deal per l’Italia fa quello che trattando della “nuova economia” troppi analisti e commentatori non hanno ancora fatto: mettere dei paletti, definire dei principi. E Jackson lo fa individuando quattro ambiti chiave per il cambiamento: natura dell’impresa, qualità del lavoro, struttura degli investimenti e ruolo del denaro. Approfondite gente, approfondite, che nel 2014 su questi temi avremo altre grandi novità.