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In questo numero:

È l’ora della green education? di Marco Moro
Contratti di prestazione energetica negli edifici pubblici di Filippo Franchetto Redazione Nextville
Passa di qua la Terza via? di Diego Tavazzi
Nominations per il World Food Prize 2014 di Paola Fraschini
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Nominations per il World Food Prize 2014
Noi votiamo Lester Brown!
di Paola Fraschini

In questo articolo parliamo di:
Piano B 4.0
Mobilitarsi per salvare la civiltà

di Lester R. Brown
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Il World Food Prize è considerato il premio Nobel del cibo. Istituito nel 1986 da Norman Borlaug, padre della Rivoluzione verde e Nobel per la pace nel 1970 per il suo impegno contro la fame nel mondo, prevede l'assegnazione di 250.000 dollari a chi si ritiene abbia “migliorato la qualità, la quantità o la disponibilità di cibo nel mondo”.
I vincitori del World Food Prize dello scorso anno hanno suscitato ampio dibattito e polemiche. Si trattava di tre scienziati legati alle multinazionali dell’industria genetica operanti nel settore agricolo: Robert Fraley, vicepresidente esecutivo della Monsanto, Marc Van Montagu, fondatore di due compagnie biotech e ricercatore della Ghent University, e Mary-Dell Chilton, della società biotech Syngenta. Ecco perchè, in vista delle candidature per il 28° World Food Prize ci permettiamo di suggerire alcune delle proposte elaborate da Food Tank, a firma Danielle Niereberg. (Esprimete la vostra preferenza sul blog del food think-tank!)

Edward Mukiibi, recentemente nominato vicepresidente di Slow Food International. Il lavoro di Mukiibi in Uganda è orientato a dare nuovo valore ai cibi indigeni e tradizionali. Il progetto “Mille orti in Africa” aiuta a  “coltivare” la prossima generazione di agricoltori: i giovani iniziano a guardare all’agricoltura non come qualcosa cui sono costretti ma come qualcosa che vogliono fare perché la vedono come un’opportunità sia economica sia culturale per il sistema alimentare.
Frances Moore Lappé ha trascorso gran parte della sua vita a combattere per la giustizia alimentare. Il suo libro, Diet for a small planet, ha ispirato un’intera generazione di attivisti. Cofondatrice nel 1975 di Food First, Small Planet Institute e, nel 2001, Small Planet Fund.
Norman Uphoff, Direttore del Cornell Institute of Public Affairs ed ex direttore del Cornell International Institute for Food, Agriculture, and Development dal 1990 al 2005. Uphoff è cresciuto in una fattoria del Wisconsin ed è stato consulente per la Banca Mondiale, l’Organizzazione delle Nazioni Unite per l’alimentazione e l’agricoltura (FAO), il Consultative Group on International Agricultural Research (CGIAR), e molte altre agenzie per oltre 40 anni. È un esperto di strategie per lo sviluppo sostenibile e rurale, ed è capo dell’iniziativa  System of Rice Intensification della Cornell University.
Stephen Ruvuga, capo della Mtandao wa Vikundi vya Wakulima Tanzania (MVIWATA), un’organizzazione di agricoltori che fa parte de La Via Campesina. MVIWATA opera per mobilitare i piccoli agricoltori in Tanzania, che spesso non sono riconosciuti per il loro ruolo chiave in tema di sicurezza alimentare e reddito, per la nutrizione e la gestione ambientale.
Vandana Shiva, la sua strada verso la sostenibilità ecologica è iniziata nel 1970 insieme al movimento Chipko, una campagna per proteggere gli alberi. Nel 1982 Shiva ha fondato il Research Foundation for Science, Technology and Ecology (RFSTE), focalizzato sulla conservazione della biodiversità. E nove anni dopo ha fondato Navdanya per proteggere la diversità delle sementi. Shiva è autrice di 13 libri e oltre 300 pubblicazioni (per Edizioni Ambiente Campi di battaglia, ndR). Ha ricevuto più di 15 premi per il suo contributo al campo.
Lester Brown, la cui passione per l’agricoltura è iniziata in una fattoria nel New Jersey, senza acqua corrente ed elettricità. Nel 1963 (in largo anticipo su tutti gli altri, ndR), Brown ha pubblicato Man, Land, and Food, la prima panoramica completa e globale su cibo, popolazione e risorse del territorio fino alla fine del secolo. Brown è stato pioniere del concetto di sviluppo sostenibile (ha iniziato a parlarne nel 1970), guadagnando nel corso della sua carriera 26 lauree honoris causa e un MacArthur Fellowship. Fondatore del Worldwatch Institute, fondatore e presidente del Earth Policy Institute. Brown è autore di oltre 50 libri su tematiche ambientali globali (uno dei suoi lavori più noti è Piano B, ndR). Descritto dal Washington Post come “uno dei più influenti opinionisti del mondo”.

Il World Food Prize sarà presentato a metà ottobre 2014 in occasione della cerimonia Laureate Award organizzata dalla World Food Prize Foundation a Des Moines, Iowa. I criteri per le candidature li trovate qui e il modulo di partecipazione qui. La scadenza per le candidature è il 30 giugno.
Dite la vostra sul blog Food tank!