Gestire i rifiuti tra legge e tecnica è un manuale sulla gestione dei rifiuti che si rivolge prevalentemente alle aziende che nel loro agire quotidiano si trovano di fronte alla necessità di comprendere gli obblighi a cui sono sottoposte e muoversi nella loro attività rispettando quanto prevede la disciplina in materia di gestione dei rifiuti, che come è noto è piuttosto ridondante, spesso mal scritta, in molti casi oscura.
È infatti solo dall’incastro di diverse norme che si ottiene, effettivamente, quel che è richiesto di fare o di non fare a un’azienda, o a un privato. Che però prima di tutto deve essere in grado di comprendere se quell’obbligo lo riguarda oppure no. Infatti i cd. soggetti obbligati variano, a seconda di svariati parametri (numero di dipendenti, numero di mezzi di trasporto adibiti ai rifiuti, fatturato, attività svolta ecc.).
Il manuale Gestire i rifiuti tra legge e tecnica cerca di accompagnarvi per mano in questa “selva oscura” e di farvi capire, nel modo più semplice possibile ma tenendo comunque conto della complessità sia della norma, sia del linguaggio giuridico, che è parte integrante e indissolubile della materia di cui tratta.
La mole è tale (550 pagine) da spaventare chiunque, ma la dettagliata suddivisione in capitoli e paragrafi vi aiuterà senz’altro a trovare senza fatica quello di cui avete bisogno.
Vi occupate di Raee? Avete un dubbio su cosa significhi esattamente “produttore di rifiuto”? Non vi è chiaro se i rifiuti che trattate sono urbani o speciali? C’è una risposta a tutto (o almeno: ce lo auguriamo!).
Dal punto di vista delle “novità”, segnaliamo innanzitutto i nuovi paragrafi del capitolo 5 sul Sistri, assente nella precedente edizione per via della confusione regnante sull’argomento. Ora un po’ di quella nebbia si è dipanata e quindi ecco cosa è previsto e cosa dovete fare per adeguarvi al nuovo sistema di tracciabilità dei rifiuti che (pare) partirà a gennaio 2015.
Poi la rivoluzione in tema di Aia, autorizzazione integrata ambientale, avvenuta nel corso del 2014 con il recepimento della direttiva 2010/75/Ue avvenuto con il Dlgs 46/2014.
Infine, il nuovo regolamento dell’Albo gestori ambientali che pure ha visto la luce, dopo faticosa gestazione, nel 2014, commentato e spiegato dal suo autore principale, ossia il presidente dell’Albo medesimo.
Data la grandissima importanza che ha per Edizioni Ambiente la cultura ambientale e la tutela dell’ambiente, che passa anche per la conoscenza di come si deve fare perché tale tutela sia effettiva e reale, e non solo predicata, il libro si presenta in due versioni: una cartacea e una digitale e gratuita (caratteristica di cui sarete senz’altro già a conoscenza se avete comprato e/o scaricato la prima edizione dell’autunno 2013).