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Il flirt tra finanza ed economia circolare di Antonio Cianciullo
La sostenibilità vale di più di Matteo Cavallito
Capitali in circolo di Antonella Ilaria Totaro
Così ti riciclo il pannolino di Rudi Bressa
I disastri ambientali vanno in prima serata di Roberto Giovannini
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Così ti riciclo il pannolino
di Rudi Bressa

In questo articolo parliamo di:

Materia Rinnovabile
Rivista internazionale sulla bioeconomia e l'economia circolare

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È la prima tecnologia in grado di riciclare al 100% i materiali che compongono i pannolini e i prodotti assorbenti. Un impianto costruito ex-novo a Lovadina di Spresiano (Treviso), che trasforma rifiuti altrimenti destinati alla discarica in nuove materie prime seconde: plastica, cellulosa e un polimero super assorbente, pronte per rientrare nel ciclo produttivo.

Il sistema è stato sviluppato da Fater Spa, azienda italiana nata da una joint venture fra Procter & Gamble e il Gruppo Angelini, e realizzato all’interno del sito produttivo di Contarina Spa, società che si occupa della raccolta dei rifiuti nei 50 Comuni facenti parte del Bacino Priula, nella provincia di Treviso. “Grazie alla partnership instaurata con Fater abbiamo preso parte alla sperimentazione di quello che è il primo impianto a livello mondiale per il riciclo dei prodotti assorbenti usati”, ha dichiarato Franco Zanata, presidente di Contarina Spa. “Da questa collaborazione è nata una tecnologia nuova, che rappresenta un fondamentale passo in avanti nella sfida che ci siamo posti di riciclare il non–riciclabile, trasformando ciò che era rifiuto in risorsa”. 

L’impianto oggi operativo è frutto di quasi 10 anni di ricerca e sviluppo, a partire dalla prima sperimentazione iniziata nel 2008. La tecnologia si basa sull’impiego del vapore e della pressione per sterilizzare e separare meccanicamente i componenti del pannolino, secondo diversi passaggi. Dal prototipo iniziale, nel 2015 Fater ha sviluppato un primo impianto pilota per comprendere la fattibilità su scala industriale del progetto, fino ad arrivare a oggi, con l’impianto di Lovadina che a pieno regime potrà trattare 10.000 tonnellate di pannolini e prodotti assorbenti l’anno (durante la fase di test il macchinario ha lavorato circa 1.500 kg di rifiuti l’anno). Secondo le stime fornite da Fater, da una tonnellata di rifiuto differenziato si possono ricavare 300 chilogrammi di materiale secco che, una volta trattato, viene trasformato in 150 kg di cellulosa, 75 kg di plastica e 75 kg di polimero super assorbente. A loro volta questi materiali possono trovare nuovi sbocchi applicativi: con la cellulosa vengono realizzati prodotti assorbenti per animali domestici, carta riciclata e, in un prossimo futuro, imballaggi. La plastica può invece essere utilizzata nei vari cicli di lavorazione, con un plus: i colori pastello tipici dei pannolini; per quanto riguarda il polimero, può essere reintrodotto per la realizzare nuovi prodotti assorbenti. In termini ambientali l’impianto eviterà il conferimento in discarica di 13.000 metri cubi di rifiuti, riducendo l’emissione di 3.000 tonnellate di CO2 l’anno.

... continua a leggere su Materia Rinnovabile n. 19, dicembre-gennaio 2018