LombardiA+
L'edilizia a consumo quasi zero in Lombardia
di CESTEC
Com’è la situazione dell’edilizia di elevata qualità in Lombardia? Come ha risposto alla crisi?
In un mercato edilizio italiano che indubbiamente sta attraversando una crisi, la qualità energetica dei nuovi edifici viene ritenuta un elemento importante. Questo almeno è ciò che sta succedendo in Regione Lombardia, che poi è stata la prima regione ad applicare la certificazione energetica degli edifici in Italia. I nuovi edifici immessi sul mercato hanno prestazioni energetiche superiori rispetto a quelle minime richieste dalle norme regionali: i costruttori hanno capito che la classe energetica elevata, per intenderci dalla B in su, è un valore aggiunto, una caratteristica che può orientare la scelta nelle vendite.
Come sono cambiate le cose dal 2007, anno in cui il Catasto energetico degli edifici lombardo è diventato operativo?
A partire dal 2007 in Regione Lombardia le cose sono molto cambiate. Nella pubblicazione LombardiA+ L’edilizia a consumo quasi zero in Lombardia, curata da CESTEC, emergono dei dati incoraggianti: gli attestati di certificazione energetica (ACE) dei nuovi edifici in classe B sono 31.550, quelli in classe A sono 3.500 e quelli in classe A+ sono 550.
Dallo stesso rapporto emerge l’evoluzione tecnologica nelle scelte energetiche, sia riguardanti l’edificio inteso come involucro, sia riguardanti gli impianti. Una evoluzione che non sarebbe avvenuta se la Lombardia non avesse premuto l’acceleratore sull’applicazione della certificazione energetica, strumento che ha la funzione di “informare” i cittadini, quindi il mercato reale, su una caratteristica (la qualità energetica) che altrimenti non si riuscirebbe a comprendere.
Le cose sanno cambiando, anche se con tempi più lunghi, nel mercato dell’edilizia esistente. L’obbligatorietà a dichiarare la classe energetica, e il relativo indicatore, negli annunci immobiliari a partire dal gennaio di quest’anno, sta diffondendo una corretta informazione sull’utilità della certificazione energetica che non deve essere vista come un atto puramente formale, ma come una garanzia a tutela del consumatore.