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In questo numero:

Il gemello cattivo di Marco Moro
Ecomafia 2013 a cura della redazione
Crisi? Quale crisi? a cura di Diego Tavazzi
Sistri: come fare di Lavinia Basso
Pneumatici fuori uso di Lavinia Basso
GialloVerde: il thrilling ambientale a cura di Anna Satolli
Parola di libraio di Edoardo Caizzi
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Ecomafia 2013
Tratto dalla Prefazione di Carlo Lucarelli
a cura della redazione

In questo articolo parliamo di:
Ecomafia 2013
Le storie e i numeri della criminialità ambientale

di Osservatorio Ambiente e Legalità di Legambiente
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"Alla fine ci riusciremo a capire e a far capire che è tutto collegato. Che vivere significa stare dentro un ambiente in cui quello che respiri, che mangi, che bevi, che tocchi, che fai, che dici e che pensi fa parte di un’unica cosa – che è appunto la vita – e che quando una parte di questa è corrotta mette in pericolo tutte le altre. Siamo sempre stati abituati a dividere le cose in settori rigidamente separati: il mercato e l’economia, con il lavoro come appendice; il crimine, con l’illegalità come sottocategoria; la salute, con il cibo come corollario; l’ambiente; la scuola, con la cultura come parentesi; la politica. Ogni settore a parte, in ordine variabile di importanza rigorosamente sotto il punto numero uno, che è sempre quello economico, il problema da risolvere prima di passare agli altri, se restano risorse, se no è lo stesso, sarà per un’altra volta. E così abbiamo aberrazioni paradossali come vivere di un lavoro che ti farà morire perché l’economia e il mercato hanno tagliato i costi della sicurezza e della formazione, avvelenati da un cibo e da un ambiente che non riusciamo più a capire se non in termini di prezzo, e spazzati via all’improvviso da una natura che non ce la fa più a sopportare tutto quello che ci abbiamo messo sopra. Economia, ambiente, crimine: problemi diversi, da affrontarsi in tempi e modi diversi. A unificare tutto, però, ci hanno pensato le mafie. Con una lungimiranza e una profondità che politici, imprenditori, istituzioni e cittadini spesso non hanno o fanno finta di non avere, sono riuscite a fare sistema penetrando in tutti i settori della nostra esistenza in maniera globale e totalitaria. Non c’è momento della nostra vita, da quando ci svegliamo a quando andiamo a dormire, non c’è attività o funzione che in qualche modo non abbia le mafie da qualche parte a speculare, corrompere e avvelenare. [...] Alla fine ci riusciremo a capirlo. A capire che lotta alla mafia significa difesa dell’ambiente, della salute e dell’economia, e viceversa. E soprattutto a capire che non c’è più tempo. Certo, probabilmente potevamo capirlo vent’anni fa, alla lettura del primo rapporto Ecomafia. Di sicuro non avremo altri vent’anni per farlo."

Carlo Lucarelli