Una domanda per nulla retorica, visto ciò che c’è in gioco, e per questo abbiamo moltiplicato in questi primi mesi del 2016 i titoli che forniscono chiavi interpretative, letture di scenario ed elementi di dibattito sul “dopo Parigi”. Ultimi arrivati sono Il clima è già cambiato di Stefano Caserini e l’ebook Il mondo dopo Parigi, curato da Emanuele Bompan e Sergio Ferraris.
Due volumi capaci di rappresentare una molteplicità di punti di vista sul significato e le implicazioni dell’accordo sul clima e quindi di fornire i fondamentali strumenti di lettura su quanto avverrà nei prossimi mesi e anni.
Che ruolo giocano la politica, l’economia e la società civile? In quali contesti ambientali, geografici o settoriali si giocheranno le partite decisive? Dove puntare la nostra attenzione per comprendere le mosse dei diversi attori in grado di condizionare gli scenari attuali e futuri?
I potenti rigurgiti negazionisti che si stanno manifestando sono fumo negli occhi o rappresentano dei veri pericoli per il processo di ratifica e quindi di entrata in vigore dell’accordo?
Ciò che è certo, è che oltre ai processi e ai fenomeni della politica va tenuto quanto mai in considerazione ciò che avviene nell’economia, dove l’innovazione e il business si stanno spostando potentemente verso modelli produttivi e di consumo dagli impatti potenzialmente rivoluzionari. La documentazione dettagliata e aggiornata di tutto ciò che sta rendendo più vicina e reale la prospettiva di un mondo che non sia troppo grande per il nostro piccolo pianeta è l’altra nostra fondamentale linea di lavoro. Quella che pratichiamo con la rivista Materia Rinnovabile, con volumi come 2°C, Eating Planet e come il recentissimo ebook di Mario Bonaccorso, The Bioeconomy Revolution.
Perché, anche noi non possiamo che dirci ottimisti, altrimenti non staremmo qui a pubblicare questi libri!