Materia Rinnovabile
Rivista internazionale sulla bioeconomia e l'economia circolare
In materia di provvedimenti innovativi a sostegno dell’economia circolare è ancora la Regione Emilia-Romagna a tagliare per prima il traguardo, in questo caso con l’istituzione dell’Elenco regionale dei sottoprodotti reimpiegabili come materie prime secondarie e/o biocombustibili, uno strumento al momento unico in Italia a livello regionale.
In particolare, le schede validate dalla Regione indicano per ognuno di questi processi produttivi i sottoprodotti da essi derivanti. Per esempio dai noccioli di pesca e di albicocca si possono recuperare le cosiddette armelline, ossia le piccole “mandorle” interne utilizzate nell’industria dolciaria per produrre biscotti e altri prodotti da forno, e in quella cosmetica e farmaceutica mentre i gusci esterni e i noccioli interi si possono impiegare come biomasse combustibili e in impianti per produrre il biogas. I noccioli, inoltre, sono destinati a quel particolare settore manifatturiero che svolge proprio l’attività di sgusciatura, ossia di separazione delle armelline dal guscio, tappa intermedia tra lo snocciolamento che avviene nell’industria, per esempio, delle marmellate e dei succhi, e l’utilizzazione finale dei gusci vuoti e delle armelline in altri cicli produttivi. Per quanto riguarda i quantitativi in eccesso del sale utilizzato nei processi di salatura, e i residui che derivano dalla successiva dissalazione a stagionatura completata, potranno invece essere riciclati come antighiaccio stradale.
Infine, dal black liquor – riconosciuto a livello comunitario come un prodotto energetico, e annoverato anche dal ministero dell’Ambiente tra le sostanze combustibili – attraverso un processo di evaporazione che si svolge nelle cartiere si potrà ottenere un olio ad alta densità e a elevato potere calorifero, utilizzabile sia negli impianti di digestione anaerobica per produrre un biogas particolarmente ricco di molecole di metano, sia direttamente in caldaia come biocombustibile.
“Non è stata la smania di fare i primi della classe ad attivarci per istituire l’Elenco regionale dei sottoprodotti”, precisa con modestia Cristina Govoni, dirigente responsabile del servizio giuridico dell’ambiente, rifiuti, bonifica siti contaminati e servizi pubblici ambientali della Regione, “bensì una precisa sollecitazione dei rappresentanti delle associazioni d’impresa che, sulla base della loro conoscenza della disponibilità in regione di sottoprodotti di varia natura e della necessità di inserirli nell’Elenco per sottrarli al destino di rifiuti da smaltire, sono stati determinanti nell’individuazione delle filiere da certificare”.
… continua a leggere su Materia Rinnovabile 16 maggio-giugno 2017