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In questo numero:

Simbiosi a cura della redazione
L’habitat del cuore di Diego Tavazzi
Perché abbiamo bisogno della natura di Paola Fraschini
La resilienza degli alberi di Arianna Campanile
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La resilienza degli alberi
di Arianna Campanile

In questo articolo parliamo di:

Strategie della natura
Come la saggezza degli alberi rafforza la nostra vita

Erwin Thoma

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“Gli alberi e le foreste hanno un potere riproduttivo straordinario” – sostiene Erwin Thoma, l’autore di Strategie della naturaintervistato da Rudi Bressa per Edizioni Ambiente – “Se c’è una specie su questa Terra che rischia di scomparire a causa dello sviluppo è l’uomo, che è certamente più in pericolo degli alberi”. Avendo trascorso gran parte della vita immerso tra i giganti del Karwendel in Tirolo, Erwin Thoma non ha alcun dubbio sulle straordinarie capacità di adattamento e sulla notevole resilienza degli alberi, di cui è prima di tutto un grande ammiratore: “Abbiamo bisogno della foresta, molto di più di quanto la foresta abbia bisogno di noi” afferma. Non tutti conoscono, infatti, le strategie di sopravvivenza messe in atto dagli alberi nel corso di milioni di anni sulla Terra: le zone bruciate dagli incendi o devastate dalle frane possono trovare nuova vita se vengono colonizzate dalle betulle; gli ontani, invece, si occupano di prosciugare le paludi trasformandole in folti boschi. Anche i salici hanno la capacità di crescere sull’acqua, aggrappando le loro lunghe radici alle rive di laghi o fiumi. Alcuni alberi sopportano i fenomeni atmosferici più violenti sfruttando la flessibilità, mentre altri, come le querce, riescono a sopravvivere a qualsiasi tempesta grazie ai loro tronchi massicci. Anche nella peggiore delle catastrofi ci sono esemplari in grado di prosperare: il Gingko biloba è rinomato per essere sopravvissuto anche all’esposizione a ingenti quantità di radiazioni. 

Con il suo ultimo libro Erwin Thoma introduce i lettori a una relazione virtuosa con il bosco, trasmette miti, tradizioni, antichi saperi di liutai e carpentieri ormai dimenticati, come la raccolta con luna calante, e insegna le qualità del legno come materiale edile. “Oggi l’industria delle costruzioni impiega poco meno del 50% di tutta l’energia consumata dall’umanità e produce poco meno della metà di tutte le emissioni di CO2”. Questa è la motivazione che ha indotto l’ex guardia forestale a fondare nel 1990 un’azienda di edilizia sostenibile basata esclusivamente sul legno, Thoma. Questo materiale da costruzione naturale possiede infatti molteplici vantaggi. In primo luogo, non ha bisogno delle elevate temperature di produzione che richiedono acciaio, plastiche e mattoni; materiali che, a fine vita, rappresentano un ulteriore problema per l’ambiente e devono essere smaltiti come rifiuti speciali. Se l’industria edile scegliesse il legno naturale come unica materia prima consentirebbe un passaggio da economia dell’usa e getta a circolare e “le città diventeranno come il bosco che si produce da solo la materia prima, e le case diventeranno come gli alberi”. Le case in legno, inoltre, eviterebbero le emissioni generate dagli impianti di riscaldamento o raffrescamento, in quanto le temperature al loro interno si mantengono autonomamente tra i 18 e i 24 °C tutto l’anno. La filosofia di Thoma infine, è supportata da solide basi scientifiche che dimostrano che oltre a poter convertire un settore altamente inquinante riducendo nettamente le emissioni nocive, l’edilizia basata sul legno è anche benefica per la nostra salute ed è la naturale scelta sostenibile per un ambiente sano e rigenerante. Malattie moderne come le allergie si riducono o scompaiono e secondo i test condotti dalla facoltà di medicina dell’Università di Graz, chi dorme in una stanza realizzata completamente in legno risparmierebbe fino a un’ora di battiti cardiaci ogni notte.