testata logo EDA
In questo numero:

Il tuo docente di economia è quasi sicuramente un ciarlatano di Marco Moro
Il capitano di industria che parlava di fiori di Diego Tavazzi
Tocca a noi di Paola Fraschini
Non esistono pasti gratuiti di Arianna Campanile
Iscriviti
Contatti
Il tuo docente di economia è quasi sicuramente un ciarlatano
di Marco Moro


Non ho resistito alla tentazione di riprendere questo titolo da un articolo pubblicato sul magazine statunitense Monthly Review. Il riferimento è a un’indagine condotta da una filmaker sui corsi di economia, quando decise di verificare se in questi insegnamenti poteva trovare risposte alle domande che si poneva sulla globalizzazione e i suoi effetti. La risposta è, per l’appunto, nel titolo e nel docufilm che ne ha tratto. 

 

Che ci sia un problema con l’economia e in particolare con l’insegnamento dell’economia, non è una novità, tantomeno per i nostri lettori. Kate Raworth in L’economia della ciambella ha posto la questione nel modo più chiaro. Tanto chiaro che il libro è diventato un best-seller internazionale e la sua autrice, che si autodefiniva (e chissà se lo fa ancora) “economista eretica”, è da anni uno degli speaker più ricercati in ogni contesto in cui si discuta di come debba cambiare l’economia. Proprio come avverrà la prossima settimana durante l’evento “The Economy of Francesco”.

Un’eretica alla corte di Papa Francesco. Niente male come segnale di quanto questo Papa abbia innovato le posizioni della Chiesa. Non perdetevi quindi l’intervento di Kate e John Perkins, intitolato “Siamo tutti Paesi in via di sviluppo” (sabato 21 novembre dalle ore 15 alle 15:50). 

Non c’è solo Raworth a rappresentare la spinta sempre più forte per il cambiamento nel modo in cui l’economia oggi è concepita, praticata e tuttora insegnata; molti altri autori presenti nel nostro catalogo hanno scritto pagine importanti su questi temi, da Tim Jackson Lorenzo Fioramonti. E le nostre novità di questo autunno ampliano ulteriormente la nostra offerta: strumenti pensati per proporre nuove basi conoscitive a chi studia queste materie, come nel libro di Patty L’Abbate, per ripercorre pagine della nostra storia economica che hanno molto da insegnare, come nel libro di Mario Bonaccorso dedicato alla figura di Raul Gardini. Potevamo essere un paese alla guida della transizione verso la green economy già qualche decennio fa? Le idee c’erano. Ciò che è certo è che l’opportunità enorme non venne colta. E anche questa non è una novità.

E di idee ne sono raccolte moltissime nel libro di Elena Comelli ed Emilia Blanchetti, che propone le interviste effettuate a autori, politici, imprenditori, attivisti, scienziati sulle soluzioni alle molteplici sfide poste da un cambiamento non più rinviabile.

 

Per ripensare l’economia serve immaginazione e la capacità di liberarsi da gabbie concettuali che risalgono ad altre epoche. Capacità di immaginare che serve oggi per ripensare e reinventare moltissimi aspetti anche della nostra quotidianità, come invitano a fare Andrea Segrè e Ilaria Pertot con il progetto “…. E poi?”. Un esercizio aperto a tutti per immaginare il futuro iniziando a scriverlo.