testata logo EDA
In questo numero:

L’inattivismo sul clima? Negazionismo con l’abito elegante di Diego Tavazzi
Linguaggio in transizione di Arianna Campanile
Dagli edifici alle città sostenibili di Paola Fraschini
Immaginare futuri possibili di Arianna Campanile
Speciale Rifiuti Codice ambientale a cura della redazione
Iscriviti
Contatti
Speciale Rifiuti Codice ambientale
Intervista a Paola Ficco
a cura della redazione

In questo articolo parliamo di:

Speciale Codice ambientale

Rifiuti n. 298/299 ottobre-novembre 2021

Sfoglia le prime pagine
Acquista on-line
Scarica il modulo d'ordine

Anche quest’anno la Rivista “Rifiuti – Bollettino di informazione normativa” offre ai suoi Lettori il tradizionale numero speciale dedicato alla parte quarta del “Codice ambientale”. Un appuntamento annuale che restituisce il testo del Dlgs 152/2006, per la parte relativa alla gestione dei rifiuti, nella versione vigente aggiornata e annotata a cura del Direttore Paola Ficco.

Il testo armonizzato del Dlgs 152/2006 è aggiornato con le importanti modifiche apportate dal “Decreto Semplificazioni bis” il Dl 77/2021, convertito dalla legge 108/2021. Il numero speciale della Rivista Rifiuti, quello di ottobre-novembre 2021 è impreziosito anche dai contributi degli abituali collaboratori di “Rifiuti” che, con il loro sapere, rendono la Rivista un indispensabile strumento di lavoro e conoscenza per gli operatori di settore e le pubbliche amministrazioni. Ne parliamo col Direttore.

Avvocato Ficco, dopo le importanti novità di settembre 2020 (pacchetto economia circolare) sono arrivate le ulteriori modifiche intercorse nel 2021. Quali sono gli interventi più significativi effettuati dal Legislatore? Il 26 novembre 2020 è entrato in vigore il DLgs 116/2020 che ha attuato le direttive sui rifiuti e sugli imballaggi le quali costituiscono parte integrante del cd. “pacchetto sull’economia circolare”.  Tale decreto è intervenuto direttamente sul testo della parte quarta del Dlgs 152/2006 relativa alla gestione dei rifiuti e degli imballaggi, usando la tecnica della novella legislativa; quindi, il testo di riferimento è sempre tale parte quarta del DLgs 152/2006 e non il DLgs 116/2020. 

In ogni caso quella del Dlgs 116/2020 non è stata l’unica modifica intervenuta fino ad oggi. A parte qualche lieve ulteriore modifica, nel maggio 2021 entra in vigore il Dl 77/2021 (legge 108/2021) che interviene su molti aspetti, alcuni dei quali estremamente significativi ai fini della gestione operativa delle imprese. Tra i molti, penso ai seguenti: introduzione dell’interpello ambientale; esclusione della posidonia spiaggiata dall’alveo dei rifiuti; abrogazione del certificato di avvenuto smaltimento; verifica da parte del Mite del funzionamento dei sistemi EPR (Responsabilità estesa del produttore); abrogazione del controllo del Mite sui controlli a campione effettuati da Ispra sull’End of Waste; introduzione del parere “obbligatorio e vincolante” di Ispra o Arpa nel procedimento di concessione delle autorizzazioni per il recupero; ingresso dei rifiuti da fosse settiche e da bagni mobili tra quelli derivanti da pulizia manutentiva. 

I fondi europei del Pnrr (oltre 2 miliardi di euro) per gli impianti rifiuti, il futuro varo del Programma nazionale per la gestione dei rifiuti: il 2022 sarà un anno importante per i gestori degli impianti. Cosa è lecito aspettarsi? E’ lecito aspettarsi un miglioramento della gestione dei rifiuti e dell’economia circolare, poiché saranno rafforzate le infrastrutture per la raccolta differenziata, saranno ammodernati o sviluppati nuovi impianti di trattamento rifiuti, colmando il divario tra regioni del Nord e quelle del Centro-Sud (oggi circa 1,3 milioni di tonnellate di rifiuti vengono trattate fuori dalle regioni di origine) e realizzati progetti “flagship” innovativi per le seguenti filiere strategiche: Raee, carta e del cartone, tessile, riciclo meccanico e chimica delle plastiche.

Con decreto n. 396 del 28 settembre 2021 e con n. 3 avvisi pubblicati il 15 ottobre 2021, il Mite ha stabilito modalità e termini per la concessione, in favore degli di Enti di governo degli ambiti territoriali ottimali (o, in loro assenza, dei Comuni), di contributi a fondo perduto per un ammontare di 1,5 miliardi di euro destinati a finanziare interventi per: rete di raccolta differenziata dei rifiuti urbani; ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti di trattamento/riciclo dei rifiuti urbani provenienti dalla raccolta differenziata e di nuovi impianti innovativi di trattamento/riciclaggio per lo smaltimento di materiali assorbenti ad uso personale, i fanghi di acque reflue, i rifiuti di pelletteria e i rifiuti tessili.

Con decreto n. 397 del 28 settembre 2021 e con n. 4 avvisi pubblicati il 15 ottobre 2021, il Mite ha stabilito modalità e termini per la concessione alle imprese di contributi a fondo perduto per un ammontare di 600 milioni di euro destinati a finanziare interventi per: ammodernamento e realizzazione di nuovi impianti per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei Raee; per il miglioramento della raccolta, della logistica e del riciclo dei rifiuti in carta e cartone;

per la realizzazione di nuovi impianti per il riciclo dei rifiuti plastici (mediante riciclo meccanico, chimico, "Plastic Hubs"), compresi i rifiuti di plastica in mare (marine litter); per infrastrutturare la raccolta delle frazioni di tessili pre-consumo e post consumo, ammodernare l’impiantistica e realizzare nuovi impianti di riciclo delle frazioni tessili in ottica sistemica cd. “Textile Hubs”.

Tutto questo però dovrà fare i conti con il programma nazionale di gestione dei rifiuti di cui all’art. 198-bis, del “Codice ambientale” che al comma 3, lett. d) prevede la “razionalizzazione degli impianti dal punto di vista localizzativo, ambientale ed economico, sulla base del principio di prossimità, anche relativamente agli impianti di recupero”.