Bilanci di settore di Marco Moro
Piano B, un piano di speranza. Intervista a Lester Brown di Anna Satolli
Bloody Mary. Intervista a Marco Vichi di Emiliano Angelelli
Ristrutturazioni energetiche di condominio di Paolo degli Espinosa
Metti un fiore a casa tua di Giulia Agrelli
Ecoreati oltreconfine di Antonio Pergolizzi
Al via le commissioni Ambiente, tra i rifiuti campani di Ilaria Di Bella
Bilanci di settore
di Marco Moro
In ogni settore dell’economia nazionale, quando arriva il momento di
fare il bilancio dell’anno precedente ci si produce in grandi (o piccoli)
convegni, si stampano dei report, si distribuiscono delle brochure, si divulga,
si coglie l’occasione per mettere in luce aspetti positivi e criticità ed
eventualmente per formulare richieste alla politica. Si fa, e anche con un
certo trionfalismo, quando si hanno gli argomenti. Tra i settori che non lo
fanno ce n’è uno in grande attivo e con un giro d’affari
degno dei pilastri dell’economia italiana: parlo ovviamente dell’ecomafia,
l’enorme business dei reati ambientali. Settore dinamico, ma anche flessibile
sia rispetto agli investimenti in capitale fisso sia per quanto riguarda la
forza lavoro impiegata, capace di reinvestire nel migliore dei modi i profitti,
attivo sui mercati esteri (si veda l’articolo di Antonio Pergolizzi)
e presente in modo capillare sul territorio nazionale. Inserito in ambiti chiave,
fornitore di servizi che nessun altro svolge, almeno non con la stessa qualità e
discrezione. Un settore che, va da sé, non produce brochure né rapporti.
Ogni anno, quindi, deve pensarci Legambiente a fornire ai “distratti” imprenditori
del settore uno strumento di comunicazione efficace e dettagliato, che dia
adeguato rilievo al loro contributo nella composizione del PIL. Il 4 giugno
a Roma, presso la sede di Legambiente, e il 6 a Riccione, per il Premio Ilaria
Alpi, il Rapporto
Ecomafia 2008 verrà presentato a
stampa, istituzioni e pubblico. Non aspettatevi una convention; imprenditori
e manager non ci saranno.
Ma di eventi pubblici il calendario è molto fitto. Uno su tutti: il
ritorno in Italia di Lester Brown, in occasione delle celebrazioni
del centenario di Aurelio Peccei e della pubblicazione del
suo nuovo libro, Piano
B 3.0.
Qualcuno (un certo Beppe Grillo) ha scritto, nella prefazione
al volume: “questo libro contiene tutto quello che dovremmo apprendere
e insegnare ai nostri figli”. Di certo Piano B, il rapporto sulla situazione
ambientale e sulle soluzioni che si profilano, redatto da Brown con lo staff
del suo Earth Policy Institute, è lo strumento più aggiornato
e completo a disposizione di chi volesse avere un quadro chiaro e complessivo
dei trend in atto. Di cosa sia Piano B lo stesso Brown inizia a parlarci in
questo numero di puntosostenibile, nell’intervista rilasciata ad Anna
Satolli.
Un sentito ringraziamento ai membri del meetup “grilliano” di
Roma che, accollandosene la traduzione, hanno dato un forte sostegno alla pubblicazione
dell’opera, che sarà in libreria da metà giugno.
La comprensione del quadro globale è quella cosa, non semplice e nemmeno
immediata, che permette a narratori come Marco Vichi e Leonardo
Gori di individuare nelle dinamiche dell’immigrazione clandestina
una chiave efficace per raccontare un’altra storia di criminalità ambientale. Bloody
Mary, oltre a essere un noir che non fa sconti alla crudezza della
realtà che racconta, è anche un’apertura della visuale,
un link, qualcosa che permette di iniziare a ricomporre, appunto, un quadro.
Dove i fenomeni si connettono a disegnare uno scenario che non può lasciare
indifferenti, addormentati dalle favole sulle “emergenze sicurezza” e
rassicurati dalle divise che popolano sempre di più la comunicazione
visiva del tema immigrazione.
Vale la pena di citare anche un evento appena passato a cui abbiamo preso parte,
Solarexpo-Greenbuilding, per segnalare invece l’aria diversa che si respira
dove si viene a contatto con quel mondo imprenditoriale e professionale che
si sta assumendo un ruolo portante nella costruzione di una diversa opzione
energetica per il paese, quella rinnovabile. Una realtà che merita l’attenzione
crescente della la nostra rubrica “energia”. Alla consueta chiarezza
di Paolo degli Espinosa si aggiunge in questo numero un contributo
su un tema emergente, l’Ecolabel degli edifici.
Non è finita: ci sono anche le prime anticipazioni su una delle più importanti novità dei prossimi mesi, Nature's 100 Best.