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Al via le commissioni Ambiente, tra i rifiuti campani di Ilaria Di Bella

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Al via le commissioni Ambiente, tra i rifiuti campani
di Ilaria Di Bella

In principio furono i rifiuti. A meno di novità dell’ultim'ora, il primo atto della nuova legislatura delle commissioni Ambiente di Camera e Senato, appena costituite, sarà l’esame dell’ennesimo decreto contro l’emergenza spazzatura in Campania. Il provvedimento - che prevede nuove discariche, 4 inceneritori, siti considerati di interesse nazionale e dunque, se del caso, presidiati dall’esercito - è stato firmato dal Presidente Napolitano il 23 maggio. Il giorno prima si erano insediate le commissioni, con una composizione senza grandi sorprese, se non quella della curiosa assenza di molti dei big dell’ambientalismo nostrano, estromessi dal Parlamento a causa della debacle della Sinistra Arcobaleno.
A Montecitorio, il leghista Angelo Alessandri, ufficialmente candidato da tutta la maggioranza, è stato eletto presidente della commissione Ambiente solo al ballottaggio contro Franco Stradella (Pdl), sembra per la volontà pidiellina di lanciare un avvertimento al partito di Bossi (colpevole di essersi accaparrato ben 4 commissioni). Vicepresidenti saranno il democratico Salvatore Margiotta e Roberto Tortoli del Pdl, già sottosegretario all’Ambiente con il ministro Matteoli nei governi Berlusconi II e III. Segretari Mauro Libè dell’Udc e Sergio Pizzolante del Pdl. Tra i componenti di comprovata esperienza, i democratici schierano ben due ministri ombra, l’alter ego di Stefania Prestigiacomo, Ermete Realacci e il titolare del dicastero ombra per le Infrastrutture Andrea Martella, nonché l’ex assessore all’Urbanistica del Comune di Roma Roberto Morassut, Raffaella Mariani, già capogruppo del Pd-l’Ulivo, Alessandro Bratti, presidente dell’Arpa Emilia Romagna ed ex assessore del Comune di Ferrara, la radicale Elisabetta Zamparutti. Dall’altro lato della barricata, tra le fila del Pdl troviamo, tra gli altri, Maurizio Lupi, vicino a Comunione e Liberazione, già capogruppo in Commissione e responsabile nazionale Infrastrutture per la formazione di Berlusconi, l’ex presidente della commissione di vigilanza sull’anagrafe tributaria Tommaso Foti, di provenienza aennina come Giuseppe Scalia, già assessore al lavoro della giunta Cuffaro in Sicilia.
Presidente della commissione Ambiente del Senato sarà invece Antonio D’Alì, siciliano del Pdl in quota Forza Italia, da quattro legislature a Palazzo Madama, un passato da sottosegretario all’Interno. Franco Bruno (Pd) e Cesarino Monti della Lega saranno i due vicepresidenti, mentre i segretari saranno Vincenzo De Luca (da non confodere con l’omonimo sindaco Pd del Comune di Salerno) e Andrea Fluttero del Pdl. Il capogruppo per il Pd sarà Roberto Della Seta, esponente ecodem e membro della segreteria nazionale di Legambiente. I democratici schierano, tra gli altri, il vicepresidente del gruppo Luigi Zanda, Vannino Chiti, ex ministro per i rapporti col Parlamento e ora vicepresidente del Senato, Emma Bonino, Luigi Scotti, magistrato che sostituì Mastella al Ministero della Giustizia, Albertina Soliani, eletta in Emilia Romagna. Nel Pdl il più noto è Lucio Malan, segretario d’aula nella passata legislatura per Forza Italia, ora componente dell’ufficio di presidenza del Senato.