In questo numero

Non di solo Obama ... di Marco Moro
Quanto costa il piano B? di Diego Tavazzi
Greenwash: gli inganni verdi delle aziende di Paola Fraschini
Il nuovo scenario della gestione dei rifiuti a cura della redazione
Le nuove energie viaggiano online di Filippo Franchetto
Crotone: l'inchiesta Black Mountains di Antonio Pergolizzi
In attesa di un New Deal verde anche in Italia di Ilaria Di Bella

contatti

iscriviti

In attesa di un New Deal verde anche in Italia
di Ilaria Di Bella

In tempi di crisi economica, l'ambiente è l'unica opportunità di svolta o solo un vincolo in più? Si deve investire in innovazione tecnologica nel settore "verde", oppure considerare la lotta ai cambiamenti climatici, e i suoi costi, un lusso buono per i tempi migliori?
La questione domina stranamente il dibattito politico interno sull'ambiente e l'energia, anche di fronte alle decise prese di posizione dei maggiori paesi industrializzati. Mentre Obama dichiara che "è tempo per gli Usa di condurre la lotta ai gas serra" e annuncia misure per "abbandonare la dipendenza dal petrolio straniero, costruendo una nuova economia energetica che creerà milioni di posti di lavoro", e altrettanto fanno i premier di Germania, Gran Bretagna e Francia, il governo italiano sembra puntare sul ritorno al nucleare, dopo aver cercato di rinegoziare il pacchetto clima dell'Unione europea. "Per il Pd l'ambiente è la chiave per affrontare la crisi - ha detto Ermete Realacci, ministro dell'Ambiente del governo ombra - Noi abbiamo presentato una serie di proposte con l'obiettivo di ridare vigore all'economia del paese proprio partendo dai vincoli e dagli obiettivi energetici e ambientali". Si tratta, secondo il maggiore partito di opposizione, di incentivare il ricambio di beni durevoli compresi elettrodomestici e auto, di incentivare l'uso delle rinnovabili, di puntare alla messa in sicurezza e al miglioramento energetico dell'edilizia pubblica. Il governo ha investito 200 milioni di incentivi in progetti di innovazione tecnologica nell'impresa. Stefania Prestigiacomo ha chiarito che gli incentivi all'industria dell'auto, in arrivo, "avranno un duplice obiettivo; quello di sostenere la domanda in un comparto in difficoltà, ma anche quello strategico in termini ambientali, di puntare a un rinnovo del parco autoveicoli italiano che è il più vecchio d'Europa". A quando più coraggio?