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Il Senato ha deciso: i ghiacciai non si stanno sciogliendo di Ilaria Di Bella
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Il Senato ha deciso: i ghiacciai non si stanno sciogliendo
di Ilaria Di Bella

A parte una fugace apparizione su qualche quotidiano, la notizia è stata travolta dal terremoto, come molte altre nei giorni dell’emergenza. Ai più sarà dunque sfuggito che i cambiamenti climatici non esistono per il Parlamento e, dunque, che tutti gli sforzi della Commissione europea per arrivare al vertice Onu di Copenaghen con un programma più incisivo di tagli alle emissioni sono esagerati. Non stiamo parlando, questa volta, del dibattito tra studiosi e delle posizioni negazioniste di alcuni scienziati, ma della decisione assunta da un organo costituzionale. A pochi giorni dal G8 ambiente a presidenza italiana, che si è poi svolto a Siracusa, il Popolo delle Libertà ha infatti presentato e approvato in Senato una mozione che nega l’esistenza stessa dei cambiamenti climatici e impegna di conseguenza il governo “in sede di revisione dell’Accordo 20-20-20 (cioè entro il 2020: taglio delle emissioni del 20 per cento, energie rinnovabili al 20 per cento, più 20 per cento di efficienza energetica, ndr) a ottenere una minor cogenza degli obiettivi quantitativi e temporali, escludendo, quindi a maggior ragione, ogni possibilità di loro inasprimento”.

Punto di partenza la “raccomandazione” che la maggioranza fa al suo Esecutivo: quella “di intervenire con urgenza presso la Commissione europea, e anticipatamente presso i paesi partecipanti al G8, per segnalare che il livello dell’acqua negli oceani non sta aumentando a ritmo preoccupante, che i ghiacciai basati sulla terraferma nelle calotte polari non si stanno sciogliendo, che il numero e l’intensità dei cicloni e uragani tropicali non sta aumentando, che negli ultimi dieci anni la temperatura media al suolo dell’atmosfera terrestre non risulta aumentata, che secondo gli oceanografi non vi è alcun rischio di blocco della corrente del Golfo”. E infine che “negli scorsi mesi si è riformata la calotta polare nella stessa estensione di 20 o 30 anni fa”. Il motivo? “Una parte consistente e sempre più crescente di scienziati studiosi del clima – si legge ancora nella mozione – non crede che la causa principale del peraltro modesto riscaldamento dell’atmosfera terrestre al suolo finora osservato (compreso tra 0,7 e 0,8 gradi centigradi) sia da attribuire prioritariamente ed esclusivamente all’anidride carbonica di emissione antropica”. Il primo firmatario della mozione, sottoscritta esclusivamente da senatori Pdl, è il presidente della Commissione Ambiente di Palazzo Madama Antonio D’Alì. Da registrare che insieme al suo documento l’Assemblea del Senato ha anche approvato una mozione della Lega, di tutt’altro tenore, e bocciato quella di matrice “antinegazionista” del Pd presentata da Roberto Della Seta, che ha anche più volte denunciato l’intento della maggioranza. Resta da capire quali saranno le conseguenze pratiche di quanto è accaduto. Per ora il G8 di Siracusa si è concluso senza fondamentali novità, ma con l’approvazione di un Chair’s summary che fa il sunto delle questioni ancora sul tappeto in materia di clima: target nel breve e medio periodo e a lungo termine, la confrontabilità degli sforzi tra paesi, i finanziamenti e la governance internazionale. La palla passa al prossimo vertice internazionale, ma almeno il ministro dell’Ambiente Stefania Prestigiacomo non ha negato l’esistenza del problema.